Per gli uomini il Natale è un giorno di festa in cui nasce Gesù non solo nella culla del presepe delle nostre case ma anche nei nostri cuori, in cui i bambini ricevono molti regali, e ci si vuole più bene. La sera della vigilia di Natale, nella mia camera, io e mia sorella non riuscivamo a chiudere occhio perché sapevamo che l’indomani sarebbe stata una giornata fantastica trascorsa con tutta la mia famiglia. Io però ero un po’ triste perché sapevo benissimo che il mio papà avrebbe dovuto lavorare e non poteva festeggiare insieme a me ai miei nonni e ai miei zii quel giorno speciale. La mattina di Natale mi sono svegliata molto presto e, a differenza degli altri giorni non ho esitato nemmeno un attimo nel letto, perché sono subito balzata fuori e sono andata a chiamare mia sorella e mia madre che erano ancora a letto. Sono andata nel salone (una stanza ampia con una pittura grigio scuro con i brillantini su un lato e di un grigio più chiaro sugli altri lati del salone poi ci sono dei mobili marroni pieni di oggettini di ogni grandezza ma fanno eccezione due mobili bianchi e, su uno di essi è poggiata la mia adorata tv e i due divani uno a tre posti e uno a due posti). E ho trovato sul divano a tre posti, visto che sotto l’albero c’è poco spazio tenti regali per me e per mia sorella Serena, i miei erano: due libri operativi sulle prove invalsi di italiano e matematica, un profumo e due libri da leggere ( cosa che a una tipa come me non può mancare). Immediatamente mi sono vestita con una gonna scozzese, una camicia bianca e uno scaldacuore, ho indossato gli stivaletti neri lucidi e il cappotto blu e sono andata in chiesa dove ho scambiato gli auguri con alcune mie amiche. Uscita dalla chiesa sono andata a pranzare dalla mia nonna e lì ho incontrato miei cuginetti: Samuele, Mattia e Andrea. Abbiamo giocato insieme con i regali ricevuti fino all’ora di pranzo. Lì la mia nonna ha sfornato la pasta al forno, l’agnello con le patate e ha cucinato le polpette al sugo e il pandoro. Abbiamo continuato a giocare fino alle 19.00 e poi ci siamo dovuti separare perché ognuno doveva tornare alle case proprie. Quando siamo tornati a casa abbiamo visionato il film “Il peggior Natale della mia vita”. Più o meno a metà del film qualcuno ha suonato alla porta. Sono andata ad aprire e…..Sorpresa!!! Papà era venuto ad augurarci buon Natale per poche ore. Il mio Natale è stato davvero emozionante ma la cosa che più mi ha fatto felice è stata la sorpresa del mio papà.