Racconti Quotidiani,

La maschera chiazzata

Io, proprio come Augghie tre anni fa, mi sarei voluta nascondere dietro ad una maschera. Era il pomeriggio del  3 febbraio 2016, avevo solo otto anni, la mia mamma mi disse:-Quando finisci i compiti vuoi venire alla festa in maschera di un amico di tua sorella?- io risposi :- Sì mamma, anche perché a me le feste piacciono molto-. La festa era alle ore 17:00, e io alle 16:00 ero già pronta. Allora la mamma mi disse:-Andiamo al negozio dove vendono coriandoli. -Io che lo desideravo molto accettai! Uscii dal negozio molto felice e andammo nel luogo della festa. Mia sorella andò a giocare con i suoi amici e proprio quando non lo sospettavo  varcò la soglia della porta la mia amica Ilaria. Lei frequentava la prima media e io la terza elementare, ma ci volevamo un sacco di bene reciproco. Intanto venivano alla festa tanti bambini più piccoli di me e Ilaria. Facemmo molti giochi come: nascondino, tiro al bersaglio e la pentolaccia piena di dolcetti squisiti. Verso la fine della festa mi facevano male la gambe, sempre più forte fino a che non riuscivo più a camminare. Mi dovetti sedere. Poco dopo visto che la festa era quasi finita ritornammo a casa. Io accusavo alla mamma forti dolori alle gambe e nel tallone così a casa la mamma mi disse :- Fammi vedere un po’ le gambe.- Appena mi tolsi il pantalone ero piena di macchie rosse una vicino all’altra così dopo un breve discorso la mamma e papà, anche se io non volevo, mi portarono all’ospedale di Brindisi. Nella mia testa durante il tragitto mi frullavano tanti pensieri:-I medici saranno bravi? Mi faranno ricoverare? Io ero impaurita all’idea del ricovero ma poi pensai:- Se il ricovero mi farà guarire allora sono contenta. Arrivati io, la mamma e papà scendemmo dall’auto. Arrivata nel reparto di pediatria strinsi forte la mano della mamma . Aspettammo tre lunghe ore dopodiché sentì il mio nome dall’infermeria. Erano le 22.00 e io non ero assonnata  ma molto impaurita. Entrammo nella stanza e una dottoressa mi sembrò da subito molto gentile. Mi disse:-Vediamo un po’ le tue gambe. -In  quel momento volevo avere la maschera della super invisibilità, oppure un’altra… la volevo avere tanto. Feci vedere le gambe alla dottoressa dopodiché mi disse :-Dobbiamo tenerti qui per un po’ di giorni . Allora mi portarono in una camera  dove c’erano due letti, uno era occupato e l’altro no. La bimba che dormiva aveva quattro anni. Mi distesi difficilmente nel letto mentre papà era andato a casa per prendere le valigie . Passai una notte insonne solo verso le 5.00 mi venne un po’ di sonno. Mi svegliò la signora della colazione che mi lasciò un bicchiere di latte caldo. Poco dopo vennero i pagliacci e chiesero a me e alla mia compagna di camera se volevamo andare in ludoteca . Io ci andai e mentre giocavo si gonfiarono le mani e si riempirono di macchie anch’esse. A pranzo  mangiai pasta al sugo e purea di patate. Nel pomeriggio volevo avere una maschera più grande e più grossa di prima perché varcò la soglia della porta la mia amica Ilaria e sua madre. Ilaria sapeva che mi piace leggere e mi regalò un libro. Ero piena di macchie e non volevo uscire dalla mia stanza , per paura che mi prendessero in giro. Dopo tantissimo interminabile tempo tornai a casa dai miei famigliari. Tornai a scuola dai miei compagni e dalle mie maestre solo un mese dopo, al mio arrivo tutti mi abbracciarono e mi coccolarono ,  loro rimarranno per sempre nel mio cuore.

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