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L’uscita didattica a Taranto

L’11 Febbraio io e i miei compagni abbiamo effettuato un’uscita didattica a Taranto. Abbiamo visitato il castello Aragonese ed il museo archeologico nazionale Marta. Al castello abbiamo visitato le quattro torri, in realtà in principio erano cinque ma una era stata distrutta con lo sparo dei cannoni nemici. Intorno al castello c’era il fossato ma attualmente è pieno d’acqua e collega il mar Piccolo al mar Grande. Al museo invece, abbiamo visto alcune opere che in base alle loro caratteristiche erano selezionate su piani differenti. A piano terra c’era la sezione che parlava sulla lavorazione degli ori. Le opere più belle, secondo il mio parere,  sono state l’orecchino a navicella in oro e lo schiaccianoci. Il primo, mi è piaciuto perché in realtà gli studiosi hanno affermato che potrebbe anche non essere un orecchino per il fatto che non se ne sia ritrovato un altro pezzo uguale. Il secondo mi ha attratta particolarmente perché osservandolo ho notato che in realtà è formato da due mani incrociate che quando venivano azionate l’una con l’altra, si muovevano tanto velocemente da sbucciare le noci. La sezione greco-romana era la prima tappa di tutto il museo, di questa sala mi ha colpita molto la tomba dell’atleta, un ragazzo che, secondo gli studi, era appunto un’ atleta, per questo accanto al suo corpo erano stati ritrovati quattro vasi giganti che all’epoca venivano usati come premio per chi vinceva le gare di corsa, salto, ecc. Al secondo piano invece, abbiamo ammirato opere medievali dove c’erano tante piccole esposizioni di vasi greci e romani e tanti piccoli oggetti utili per la loro vita quotidiana. Questo museo per me è stato molto interessante poiché conteneva opere di cui io avevo già sentito parlare e che desideravo conoscere personalmente.

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